Tutto inizia domenica 11 ottobre al rientro dal raduno; passo con la macchina a Santa Marinella per riprendere a casa il gatto e mia madre e durante il tragitto vedo un ragazzo con un bel carnieri di cefali.
Mi fermo e gli faccio le solite domande, com'è l'acqua e se c'era pesce, lui mi risponde buona visibilità ed il pesce in giro si vede.
Rientro in macchina e mia mogli mi dice, non è la prima volta, dai perchè domani non provi visto che martedì cambia il tempo e diventa brutto?
Così accetto la proposta e lascio a casa il fucile così il giorno dopo posso fare il viaggio di andata in scooter, piu' leggero e con meno ingombro.
Lunedì arrivo sul posto, dopo aver recuperato il fucile, e noto che c'è corrente forte da scirocco ed il mare sembra bello, si vedono chiazze di pulito da lontano.
Sono in acqua alle 13.30 e finalmente si puo' pescare, c'è solo un ragazzo sotto costa, forse sta facendo polpi, tanto devo andare dalla arte opposta, quindi nessun problema.
La visibilità non è male, la corrente da scirocco, prima di sporcare definitivamente, pulisce come spesso accade il fondo quindi oggi è ottimo per fare qualche bella cattura.
Inizio i primi aspetti e vedo solo salpe e folti gruppi di occhiate, ma sono tranquille, quindi non girano i predatori.
Ho con me un fucile nuovo da testare e non conosco il tiro utile e se l'equipaggiamento è stato fatto bene, nodi e giunzioni, così provo a fare un tiro per vedere se la doppia passata esce senza intoppi!
Tutto, ok, il tiro mi sembra buono, veloce ma non capisco se è potente, ci vuole per forza un bersaglio per rendersi conto.
Mi sposto una decina di metri, il fondale è circa 4 metri di roccia bassa, l'idea è di incocciare qualche bel cefalo per testare il fucile, ma l'idea del pescione la porto sempre con me
Mi apposto dietro due massetti con la corrente alle spalle, i predatori normalmente arrivano controcorrente, con la speranza di vedere qualcosa. Il tempo di posizionarmi correttamente quando dalla mia sinistra appare un sagoma enorme, una leccia stupenda. Ho il tempo di prendere, almeno credo, la mira e sbranggggggg. Il tiro parte velocissimo (il fucile non è carico neanche al massimo come consigliato da Salvatore) l'asta da 6,5 mm. con mio stupore insagola il pesce e dopo un attimo di stupore, il pescione parte come un treno.
L'adrenalina sta a mille, il sagolino esce dal mulinello ad una velocità impressionante ed in pochi secondi è finito.
Sono costretto a tenere il fucile con due mani, gli strattoni sono impressionanti e mi lascio trainare a mo di sci nautico cercando di assecondare il pesce. Provo a prendere il pedagno per legare il pallone ma non ci riesco a tenere il fucile con una mano, troppo potenza.
La fuga chiaramente è verso il largo, mi porta in una zona piu' profonda e con bassa visibilità, non vedo il pesce e sono un po' preoccupato perchè il timore che i nodi possano cedere è sempre alta.
La battaglia, perchè di questo si tratta, dura circa 10 lunghissimi minuti fin quando non sento piu' le botte secche sul fucile e così inizio a recuperare un po' dei 50 mt. di sagolino.
Quando sono a circa 10 mt. lascio il fucile ed inizio a recuperare a braccia il sagolino cercando di vedere la situazione.... il pesce è sfiancato sul fondo, vedo dalla superficie la grossa sagola muoversi lentamente.
Capovolta veloce ed in pochi secondi prendo la Leccia con una mano la coda e con l'altra le branchie.... è FATTA!!!!!!
Il tempo di prendere il coltello e finalmente il pesce è mio!!!
Il rientro a terra controcorrente è faticoso ma fantastico e dopo circa mezz'ora sono a terra, stanco ma felice.
Incontro alcuni ragazzi che mi conoscono e mi aiutano a caricare il pesce sullo scooter, uno mi regala anche un elastico porta pacchi (spero di contraccambiare presto), per assicurare la leccia sopra il borsone.
Il rientro è fantastico, gente che mi suona con il clacson e chi mi ferma per fare una foto, il pesce non passava del tutto inosservato.
Vi scrivo qualche misura:
Lecc...