Ogni canzone riassume in sé tre significati: quello voluto dall'autore; quello proposto dall'interprete e quello percepito dal fruitore. Quando trattasi di un cantautore, i significati si riducono a due. Possono essi coincidere? E' questione di empatia; del "sentire dentro".
C'è tuttavia da dire che il significato originale (quello cioè dell'autore) può essere palese o sottinteso, come ci dimostra ampiamente la storia della musica leggera. Nel caso di questo pezzo di Biagio Antonacci c'è tanta sottigliezza narrativa da permettere i più arditi voli interpretativi.
Il processo creativo che sta alla base dell'opera di Hieronymus Bosh che ho scelto quale commento iconografico di questa musica evoca, suggerisce a volte, significati che volutamente l'autore intende tenere coperti.
Il "Giardino delle Delizie" rappresenta la massima espressione del sottinteso: evoca il Paradiso Terrestre ma lo popola di personaggi ambigui e lussuriosi; propone la redenzione attraverso rappresentazioni mistiche ma esalta la cupidigia dei beni terreni e la ricerca del godimento dei sensi; popola il suo Paradiso di figure eteree ma le oppone ad altre di natura fantastica, spesso alterandone le proporzioni al fine di amplificare l'atmosfera onirico-surreale della rappresentazione. Questa è la lettura sulla quale perlopiù concordano i maggiori esperti.
Ma è quella coincidente? Può essercene un'altra e un'altra ancora?
Mony