“Il vortice delle macchine, faticose dure metalliche, dei sollevatori, delle gru che producono energia, che obbliga ad altri sforzi quelle altre macchine che sono gli uomini, che quindi non possono solo nuotare, galleggiare sulle nuvole, amare, credere di potere solo amare, come nell’Atalante. Questo è il dramma de L’Atalante, questo desiderio che ci sarebbe di stare solo su questa chiatta, solo sulla leggerezza dell’acqua, vivere solo in questa dimensione, davvero ultrafilmica. Abbandonata per sempre la Fabbrica Lumière che vediamo tutte le notti, vivere altrove”.
― Enrico Ghezzi, Cose (mai) dette, 1996