Dejan Stanković (in serbo Дејан Станковић; Belgrado, 11 settembre 1978) è un calciatore serbo, centrocampista.
Con 6 scudetti, 5 Coppe Italia e 6 Supercoppe italiane (record individuale assoluto) conquistati, è uno dei calciatori più vincenti nelle competizioni calcistiche italiane. Detiene inoltre, insieme a Savo Milošević, il record assoluto di presenze (102) con la maglia della Nazionale serba.
Giocatore duttile, può ricoprire il ruolo di centrocampista centrale, trequartista, mediano o centrocampista laterale anche se la sua posizione naturale è quella di interno sinistro. E' noto per le grandi capacità balistiche: ha realizzato molti gol da oltre 25 metri, di cui se ne ricordano tre da centrocampo.
Nel gennaio 2004, dopo un caso che lo vedeva dapprima vicino alla Juventus, passa all'Inter, dove dalla stagione successiva ritroverà Roberto Mancini, nuovo allenatore della formazione nerazzurra. Nel febbraio 2004 Stanković gioca la prima partita con la nuova casacca, contro il Siena e nella sua prima stagione, con 14 partite e 4 goal contribuisce alla qualificazione in Champions League.
Nella stagione 2006-07 viene utilizzato spesso nel ruolo di trequartista. Alla fine del campionato 2007-08, con l'esonero di Roberto Mancini e l'arrivo di José Mourinho, le strade di Stanković e del club di Moratti sembrano dividersi e il serbo viene accostato di nuovo alla Juventus. Stankovic rimarrà invece ancora nell'Inter.
Nella prima delle due stagioni di José Mourinho, Stanković viene dapprima utilizzato a centrocampo, pur non partendo sempre come titolare. Dopo l'abbandono, da parte dell'allenatore, del 4-3-3, il serbo viene schierato stabilmente come trequartista titolare nel 4-3-1-2, anche se nel finale della stagione torna a giocare diverse volte a centrocampo, lasciando il posto di trequartista a Luis Figo.
All'inizio della stagione successiva, a Pechino, nella conferenza stampa che precede la finale di Supercoppa italiana contro la Lazio, José Mourinho dichiara: "Voglio un playmaker, un giocatore che crei, che possa costruire gioco. Ne abbiamo bisogno. Stanković lo scorso anno lo ha fatto, ma non è il suo ruolo". L'immediato arrivo, in quel ruolo, di Wesley Sneijder, riporta Stanković a centrocampo, dove nonostante la concorrenza di altri compagni, riesce a raccogliere 29 presenze (di cui 24 come titolare) nel campionato 2009-10. Il 17 ottobre 2009 entra di diritto negli annali del calcio grazie ad un gol, valido per il momentaneo 0-3, al volo da 54 metri direttamente su rinvio sbagliato del portiere Marco Amelia, nella partita disputata a Marassi contro il Genoa e vinta 0-5 dai nerazzurri. Ma il modulo scelto nel finale della stagione da José Mourinho, il 4-2-3-1, porta Stanković in panchina in alcune partite chiave quali l'andata della semifinale di Champions League contro il Barcellona e la finale del Santiago Bernabéu contro il Bayern Monaco, il 22 maggio 2010. In entrambi i casi Stanković entrerà comunque nel secondo tempo, portando un ulteriore contributo (oltre ai due gol nella fase a gironi) alla vittoria dell'Inter nel torneo continentale, nella stagione dello storico "triplete" nerazzurro.
Torna al gol in campionato dopo 13 mesi, siglando una tripletta (la prima in assoluto in Italia) contro il Parma (la partita finirà 5-2). Il 15 dicembre 2010 durante il Mondiale per club, realizza il primo dei tre gol con i quali l'Inter batte in semifinale i coreani del Seongnam. Si laurea campione del mondo tre giorni dopo, subentrando a Cristian Chivu al 54' della finale disputata e vinta per 3-0 contro la squadra congolese del Mazembe. Il 5 aprile 2011 il serbo segna un altro gol da centrocampo al volo di destro nella partita contro lo Schalke 04. Il 15 ottobre seguente in Catania-Inter (2-1) tocca quota 300 presenze totali con la maglia dell'Inter.
Nella stagione 2011-2012 colleziona 25 presenze tra campionato e coppe, senza mai segnare. È stato fermo dal 2 maggio per infortunio al tendine d'Achille per il quale è stato costret...
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