Paul Gauguin (Parigi, 1848 -- Hiva Oa, 1903) ha iniziato con opere di stampo impressionista, esponendo alle loro mostre e stringendo amicizia con Pissarro; da anarchico della pittura coltiva uno stile molto personale e sviluppa un'arte antinaturalistica e simbolica, che lo porta a essere uno dei grandi maestri della storia dell'arte: esercitando la sua influenza sia su i simbolisti che su gran parte delle avanguardie del novecento,fino a Kandinsky e all'estetica del collage.Il primitivismo apparentemente ingenuo,in realta' e' colto e meditato; raccoglie esperienze eterogenee di varie etnie. "Ho cercato di parlare e di spiegare il colore come materia viva; come il corpo di un essere animato. Mi rimane il suo spirito, il suo fluido inafferrabile e tutto cio' che ha saputo creare per mezzo del talento e della sensibilita': parlare del colore che stimola l'immaginazione arricchendo il nostro sogno ed aprendo nuovi orizzonti verso l'infinito e l'ignoto. Difficile spiegare il suo linguaggio, ma e' possibile suggerirlo per immagini, con un gioco di parole. Il colore cosi' ambiguo nelle sensazioni che ci offre, non puo' essere impiegato in modo ambiguo ogni volta che e' necessario non per disegnare, ma per tradurre le emozioni musicali che si liberano dalla sua natura, dal suo centro misterioso ed enigmatico . Il simbolo si crea per mezzo di armonie sapienti. Il colore, come la musica, coglie nelle sue vibrazioni quanto di piu' universale, dunque indefinito, esiste in nuatura: la sua energia segreta. " Paul Gauguin (Scritti di un selvaggio) --- Musiche: Miklós Rózsa, Lust for Life - Sacred Spirit, Ly O Lay Ale Loya - Frank Strangio, Paradise Found.