Estate era scritto 1960 del cantante e compositore Bruno Martino, insieme con co-autore Bruno Brighetti. Il brano parla di un amore finito sotto gli "splendidi tramonti" dipinti da questa stagione. 1961 Estate era nel HitParade, però non ha mai scalato le classifiche di vendita.
Dopo essere stata pubblicata e interpretata in Brasile da João Gilberto, il brano è diventato negli anni un jazz standard: uno dei pochi brani italiani riusciti a entrare nel repertorio dei jazzisti di tutto il mondo. Non c'è pianobar o night club in cui questa canzone non sia mai stata eseguita, e le incisioni sono innumerevoli.
Il brano nasce con un altro titolo: "Odio l'estate". Dopo l'interpretazione ironica e dissacrante di un altro grande jazzista italiano, Lelio Luttazzi, che lo trasforma in TV in "Odio le statue", nelle successive riedizioni viene semplicemente intitolata "Estate".
Questa è l'esecuzione del nostrano Alex Britti, uno dei cantautori e chitarristi più poliedrici del panorama musicale italiano.
Il brano è contenuto nell'album ".23".
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